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Il Taurasi é un'autentica gemma della produzione vinicola irpina, che trova le sue origini in etá preromanica. Il vitigno principale da cui si produce questo vino, l'Aglianico, era un tempo detto "Hellenico", a sottolinearne l'origine greca.
La zona di produzione del Taurasi comprende 17 comuni della provincia di Avellino. Invecchiato per tre anni, di cui uno in botte di rovere, il Taurasi, ormai definito il "Barolo del Sud", si adatta a grandi piatti di arrosto, formaggi piccanti e salumi. Se invecchiato quattro anni (di cui almeno 18 mesi in botti di legno) il Taurasi può denominarsi Riserva. |
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SCHEDA TECNICA
vitigni che compongono il vino in %:
aglianico 100%
provenienza delle uve:
zona collinare area D.O.C.G. Taurasi
tipologia del terreno:
argilloso-calcareo
sistema di allevamento:
spalliera
resa per ettaro:
80 quintali/ettaro
periodo di vendemmia:
fine ottobre, inizio novembre
modalità di vendemmia:
manuale in cassette non superiore a 20 kg
vinificazione:
macerazione e fermentazione a temperatura controllata, pressatura soffice
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Il Fiano di Avellino, dal 2003 D.O.C.G., prende il nome dal vitigno omonimo che i latini chiamavano "Vitis Apiana", grazie alle api, particolarmente ghiotte di queste uve. Giá molto apprezzato nel Medioevo, il Fiano di Avellino ha origini millenarie.
Un tempo vino dolce, leggermente frizzante,
oggi il Fiano é un vino bianco, secco, intenso, elegante e strutturato. La zona di produzione comprende 26 comuni della provincia di Avellino.
Perfetto come aperitivo, trova ottimi accostamenti con piatti a base di pesce o carni bianche.
Il Fiano di Avellino deve essere degustato ad una temperatura di 8-10°C. |
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SCHEDA TECNICA
vitigni che compongono il vino in %:
fiano 100%
provenienza delle uve:
zona collinare area D.O.C.G. Fiano
tipologia del terreno:
argilloso-calcareo
sistema di allevamento:
spalliera
resa per ettaro:
80 quintali/ettaro
periodo di vendemmia:
prima-seconda settimana di ottobre
modalità di vendemmia:
manuale in cassette non superiore a 20 kg
vinificazione:
macerazione a freddo, pressatura soffice, fermentazione a temperatura controllata
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Il vitigno piú antico dell'avellinese é senza dubbio il Greco di Tufo, da cui si ricava l'omonimo vino, importato dalla Tessaglia e oggi coltivato nell'esclusivo e ristretto areale che comprende 8 comuni.
La conferma dell'origine millenaria di questa vite é data dal ritrovamento a Pompei di un affresco risalente al I° secolo a.C., dove si menziona esplicitamente il "Vino Greco".
Dal sapore gradevole di amaro mandorlato, il Greco di Tufo, é un pregiato vino da pesce o crostacei e deve essere degustato ad una temperatura di 8-10°C. |
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SCHEDA TECNICA
vitigni che compongono il vino in %:
greco 100%
provenienza delle uve:
zona collinare area D.O.C.G. Greco
tipologia del terreno:
argilloso-calcareo
sistema di allevamento:
spalliera
resa per ettaro:
90 quintali/ettaro
periodo di vendemmia:
seconda-terza settimana di ottobre
modalità di vendemmia:
manuale in cassette non superiore a 20 kg
vinificazione:
macerazione a freddo, pressatura soffice, fermentazione a temperatura controllata
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PRODOTTO DISPONIBILE DA MAGGIO 2009. |